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Mimmo Langella racconta il disco A Kind of Sound: "Un cambio di rotta rispetto ai lavori precedenti"

Uscito a distanza di sei anni dall'ultimo lavoro per l'etichetta GB MUsic, A Kind of Soul è l'ultima fatica del chitarrista Mimmo Langella. Il disco dal sapore decisamente "BLACK"si discosta particolarmente dai precedenti innanzitutto per la formazione in trio con Pasquale De Paola alla batteria e al basso Daniele Sorrentino, principalmente al contrabbasso, e Gabriele Lazzarotti: in secondo luogo per un sound essenziale dall'innato senso melodico. Una vera e propria rivoluzione, dunque, studiata, meditata ed "interiorizzata" che Mimmo Langella ha raccontato a Jazz Agenda:

"A Kind of Sound (GBMUSIC) è il mio quarto album da solista; esce a sei anni di distanza dal precedente, Soul Town. Segna un cambio di rotta rispetto ai lavori precedenti: il sound è più asciutto, ho scelto di fare a meno del tessuto armonico creato dal Rhodes o dall’Hammond che sorreggeva le mie melodie. Nel disco hanno suonato due bassisti differenti: Daniele Sorrentino, che ha suonato principalmente il contrabbasso, e Gabriele Lazzarotti; alla batteria invece c’è Pasquale De Paola, colonna portante di tutti i miei dischi. È stato registrato tutto in trio, ma contiene anche una traccia cantata da Marcello Coleman: mi piace che ci sia anche un momento più “leggero” all’interno dell’album in cui emergono le mie influenze extra jazzistiche, come il Soul, il Funk e il R&B. Il testo del brano è stato scritto da Roland Cabezas che fa anche le backing vocals, mentre Massimo Gargiulo suona la tastiera. Il disco è disponibile su tutte le principali piattaforme digitali."

Mimmo Langella ci ha raccontato anche il percorso che ha portato alla nascita di questo disco...

"A Kind of Sound prosegue il cammino musicale cominciato diciassette anni fa con The Other Side, l’album d’esordio, dove le influenze jazz/blues assorbite nel corso degli anni s’incontravano per mescolarsi nuovamente su un territorio ritmico di matrice black. Nei precedenti dischi, ho sempre suonato in quartetto, ma per questo mio nuovo lavoro in studio, ho deciso di cambiare, ho scelto di registrarlo in trio, questo mi ha creato non poche difficoltà: è stato molto difficile trovare i musicisti adatti al sound che avevo in testa. Cercavo un suono diverso, il suono di un trio che non fosse quello del power trio hendrixiano e del classico trio jazz. È un suono che trae ispirazione da tutta la musica nera, il jazz, il blues, il funk, il soul, il R&B. Amo il groove, per la mia musica ho bisogno di una sezione ritmica solida e precisa, che abbia un suono grosso e corposo. Il beat è essenzialmente funk, basso e batteria devono sapermi sostenere con un groove ipnotico con poche variazioni, senza annoiare e… annoiarsi! Ho impiegato circa due anni per trovare un bassista adatto e alla fine… non l’ho trovato! Ho registrato con dei turnisti”.

Un disco, dunque, che rappresenta un'istantena del momento. A proposito Langella conclude dicendo che:

"Il disco fotografa un momento del mio percorso artistico, è il risultato della mia ricerca sonora e musicale, è il traguardo raggiunto oggi che non può che essere il mio nuovo punto di partenza. Ovviamente mi aspetto che questa “fotografia” sia gradita al pubblico e faccia avvicinare più persone possibili alla mia musica."

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