Jazz Agenda

Beatrice Arrigoni racconta Innerscape: "un disco che documenta le idee musicali maturate negli anni"

Pubblicato da Emme Record Label Innerscape è il disco d'esordio della vocalist Beatrice Arrigoni: un disco che spazia tra il jazz contemporaneo, musica pop, e tratti stilistici che si possono ricondurre al folk. Completano la formazione Lorenzo Blardone al pianoforte, Andrea Grossi al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria. Beatrice Arrigoni ha raccontato a Jazz Agenda questa sua nuova avventura:

"Innerscape è un album composto interamente da brani originali che ho scritto nel corso di qualche anno e che esemplificano diversi momenti della mia crescita espressiva; rappresentano in un certo senso le mie diverse “anime”. Mi piace pensare a questo disco come alla rappresentazione di un mio mondo interiore fatto di suoni e di suggestioni musicali differenti, di vissuti personali, di riflessioni che da sempre mi accompagnano nel vivere. I brani sono piuttosto differenti l’uno dall’altro e ciascuno ha le sue peculiarità; alcuni sono più arzigogolati e cervellotici, altri più estatici e lirici. Gli elementi comuni sono l’ispirazione melodica e l’identità di suono, per il quale è stato fondamentale il contributo dei miei compagni: ciò che ha dato una direzione alle cose, in generale, è stato  il modo in cui i brani di volta in volta venivano suonati, come ciascuno di noi ha saputo interpretarli e interiorizzarli; ogni volta che suoniamo c’è sempre un apice di energia e di sinergia, per cui succede sempre qualcosa di bello e intenso e tutto scorre in maniera naturale, aldilà di com’è stato scritto il singolo pezzo. Per quanto riguarda i testi ho scelto di scrivere in inglese perché è da sempre la lingua in cui canto, perché è più adatta al genere musicale e al tipo di contenuti. In un paio di brani mi sono ispirata a due poeti angloamericani che mi affascinano molto dal punto di vista della forma e delle tematiche, ovvero Emily Dickinson e T. S. Eliot. Il mondo della poesia è molto vicino alla mia sensibilità in questo momento: esprime verità universali, ed è molto affine al mondo della musica e della canzone dal punto di vista metrico-ritmico."

Beatrice ci spiega anche il percorso che ha portato alla nascita del disco: brani che sono stati scritti in 4 anni e che rappresentano momenti diversi: 

"Innerscape - prosegue - ha avuto una gestazione piuttosto lunga, i brani sono stati scritti tra il 2013 e il 2017 e contengono tanti spunti diversi, tutti quelli che ho raccolto e interiorizzato nel tempo e che mi hanno ispirato come cantante, autrice e musicista. Scrivo canzoni un po’ da sempre, ma prima che nascesse questo quartetto le idee erano sconnesse e poco sistematizzate. Ad un certo punto ho sentito l’esigenza di definirle, di suonarle con qualcuno e di proporle ad un pubblico: alla fine del 2014 ho chiamato a raccolta Lorenzo, Andrea e Matteo con l’idea di costruire un progetto di “jazz contemporaneo”, che all’inizio includeva qualche mio brano e qualche composizione di Kenny Wheeler, Avishai Cohen, Steve Coleman. Nel luglio del 2016 abbiamo vinto un concorso indetto da “MIDJ- Musicisti Italiani di Jazz – Lombardia ed Emilia Romagna” nella categoria under 30, con tre pezzi di mia composizione. Ho maturato gradualmente l’idea di un disco che testimoniasse l’esperienza come gruppo e le mie idee come autrice, nutrendo il desiderio di qualcosa che potesse documentare questa fase di scrittura e l’avventura musicale insieme. Quattro degli otto brani presenti nel disco sono stati scritti in pochi mesi, prima della registrazione, ed esprimono con maggior freschezza le idee maturate nell’ultimissima fase: l’album consta di quattro pezzi più vecchi e quattro pezzi più nuovi, e quindi lo considero veramente rappresentativo del percorso compiuto negli ultimi anni, nel suo complesso".

Un disco in cui la vocalist si riconosce perfettamente e che è maturato negli anni...

"Innerscape - conclude Beatrice Arrigoni - documenta le idee musicali che ho maturato negli anni, ed è qualcosa in cui mi riconosco e identifico. Rappresenta per me il coronamento di un percorso e al tempo stesso l’inizio di qualcosa di nuovo, una sorta di trampolino di lancio verso prospettive altre. Registrare e pubblicare un disco di mie composizioni mi ha fatto sentire più compiutamente artista, più compiutamente me stessa, in mezzo alle tante cose fatte negli anni e ai diversi studi portati avanti in differenti campi. È stato come se mi fossi detta “Bon, hai scritto questi pezzi, sono tuoi, farina del tuo sacco…adesso li devi registrare, lo devi a te stessa!”. Aldilà del tipo di musica che c’è dentro – che può piacere o non piacere, interessare o non interessare, annoiare o entusiasmare –  INNERSCAPE è importante in sé come atto che ho compiuto fino in fondo, con pazienza e determinazione. Andrea, Lorenzo e Matteo hanno preso parte al progetto con assoluta professionalità e con sincero affetto: il disco rappresenta il traguardo di un percorso insieme iniziato qualche anno fa, nei confronti del quale c’è stato fin da subito grande entusiasmo. Per alcuni di loro penso sia stata anche una delle prime esperienze discografiche,  nonché una delle poche incisioni avute con cantanti leader. Sono felice di aver coinvolto loro quattro anni fa, perché non potevano esserci persone più adatte alla musica che volevo cantare e suonare."

 

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