Jazz Agenda

InControVoce, uno duo che sperimenta la creatività su un materiale preesistente

 

E’ uscito per l’etichetta Filibusta Records il primo album del duo del InControVoce, dal titolo omonimo. In questo caso è l’idea che ha dato forma al progetto di questo duo composto da Gloria Trapani e Alessandro Del Signore. Tutto nasce dalla volontà di esplorare l’affascinante dialogo che si può sperimentare con questa formazione e dal desiderio di fondere diversi linguaggi sonori in un viaggio musicale ricco di sfumature. Ecco il racconto di questa avventura attraverso le parole dei protagonisti.

Per cominciare l'intervista parliamo subito del disco: vi va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?

GLORIA: Il disco è uscito a giugno per l’etichetta romana Filibusta Records e porta il nome del nostro progetto InControVoce, un duo formato da me alla voce e Alessandro Del Signore al contrabbasso e basso elettrico. Sia io che Ale amiamo molto l’aspetto creativo della musica e se in altri dischi o progetti abbiamo sperimentato una creatività legata alla scrittura e all’arrangiamento di brani nostri originali questa volta avevamo entrambi il desiderio di rapportarci con un materiale preesistente e sperimentare una altrettanto affascinante creatività che abbiamo sicuramente praticato nell’attività live ma poco nei lavori in studio. Così in questo disco troverete 8 brani meravigliosi di diversi compositori e autori come Caetano Veloso ed Egberto Gismonti, di George Gershwin e di Thelonious Monk, di Charles Mingus e Joni Mitchell, di Michel Jackson e Bob Marley nella scelta dei quali ci siamo lasciati guidare dalla bellezza e dalla poesia che ci comunicavano, sia della musica che dei testi.

Raccontateci adesso la vostra storia: come è nato questo progetto e come si è evoluto nel tempo?

GLORIA: Il progetto è nato circa 6 anni fa anche se con Alessandro siamo legati affettivamente e musicalmente da tantissimo tempo e nel corso di questi più volte ci è capitato di suonare in duo. La pandemia e i mesi di lockdown ci hanno però spinto a lavorare un po' più a fondo sulla musica e sulla nostra idea di progettualità insieme; inoltre nel 2021 ho dedicato la mia tesi di biennio in Conservatorio proprio al Duo, e questo ci ha permesso ulteriormente di trovare una nostra identità musicale grazie allo studio e alla ricerca sia individuali che d’insieme, ed è stato un lavoro molto stimolante per entrambi, perché il Duo è una formazione molto affascinante, se da un lato ti da maggiori responsabilità perché è un gioco a due, dall’altra ti apre strade espressive e di dialogo entusiasmanti e inaspettate. Dobbiamo ringraziare davvero tanto una persona molto speciale per noi che è Susanna Stivali, che ci ha incoraggiati e guidati nell’approfondire il progetto proprio durante il lockdown suggerendoci una direzione che probabilmente è stata per noi l’evoluzione più importante: sviluppare un approccio al dialogo contrappuntistico tra le nostre due voci e di pensare anche a momenti in cui uscire dai nostri ruoli canonici (di accompagnamento del basso ed espositivo tematico della voce).

Un disco per una band o per un artista può sintetizzare diverse cose: una fotografia del momento, un punto di arrivo o di partenza: per voi cosa rappresenta?

GLORIA: Sicuramente per noi rappresenta tutte queste cose, perché indubbiamente un disco è la fotografia di un momento ben preciso del percorso sia del musicista singolarmente ma anche del progetto; ed è sicuramente il punto di arrivo di un percorso sia musicale fatto di ricerca, studio, prove, concerti, ma anche umano e di vita, quindi è una tappa importante che inevitabilmente segna anche un nuovo inizio. La Musica per noi rappresenta un modo di vivere, una ricerca costante, le strade che abbiamo percorso ci hanno portato ad essere ciò che siamo in questo momento ma non si smette mai di “imparare”, di cercare il proprio suono e anche il proprio ruolo, il proprio posto  in relazione agli altri nello spazio musicale, è una ricerca bellissima, è come  nella vita, si lavora su se stessi ma anche in relazione agli altri, la Musica quando la ami profondamente ispira la tua vita così come la vita ispira la musica che fai.

Se parliamo dei vostri riferimenti musicali cosa vi viene in mente? Ci sono degli artisti, noti o anche meno noti, che per voi sono stati davvero importanti?

ALESSANDRO: Sicuramente le nostre influenze e i nostri riferimenti musicali sono molteplici perché sia io che Gloria amiamo la musica a 360 gradi, dal jazz alla musica classica dal rock al cantautorato, dalla musica brasiliana al soul, e in qualche modo questo si può dedurre sia dalla scelta dei compositori e dei brani presenti nel disco che dagli arrangiamenti. Per questo disco in particolare oltre a ciò che si può evincere dalla scelta dei compositori altrettanti input importanti forse li abbiamo avuti da alcuni concerti a cui abbiamo avuto la fortuna di assistere, l’intimità e la magia di Caetano Veloso in solo al teatro Sistina, la ricerca e la raffinatezza della musica, degli arrangiamenti e del sound di Paolo Conte all’Auditorium Parco della Musica, il Jazz esplosivo, coinvolgente e carismatico di Brandford Marsalis, la ricerca, il pensiero musicale, il tocco e la sintesi bellissima di blues, classicismo e jazz di Bred Meldau in solo…e potremmo continuare all’infinito.

Come vedete il vostro progetto nel futuro? In sintesi quali potrebbero essere le evoluzioni legate alla vostra musica?

Sicuramente il desiderio è di continuare su questa strada magari provando anche a scrivere musica originale per questo progetto. Vediamo dove ci porterà la musica…

Chiudiamo con un ulteriore sguardo al futuro: avete qualche concerto in cantiere o qualche nuova registrazione da portare avanti?

ALESSANDRO: Dopo i due concerti di presentazione del disco che abbiamo fatto nel mese di giugno e un concerto tenuto a Fondi qualche giorno fa stiamo lavorando ad alcune date autunnali, sia a Roma che fuori, un po' in giro per l’Italia. Le pubblicheremo e pubblicizzeremo al più presto quindi invitiamo tutti i lettori interessati ai nostri concerti a seguire le nostre pagine e profili sia facebook che instagram. Nel frattempo quest’estate invece saremo impegnati in vari concerti sia io che Gloria con diversi progetti di cui facciamo parte.

GLORIA: Ringraziamo Jazz Agenda per questa bella occasione e auguriamo a tutti i lettori una splendida estate piena di musica e di jazz e chissà che non ci si possa vedere in giro magari a qualche concerto, noi ce lo auguriamo.

 

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