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Chiara Orlando e Danielle di Majo raccontano il disco d’esordio ‘Nothing is Vain’

Si intitola Nothing is Vain il disco d’esordio di Chiara Orlando e Danielle di Majo uscito per l’etichetta Filibusta Records. Un disco che rievoca diverse atmosfere che passano dall’hard bop fino a raggiungere atmosfere più latin e Even Eights. Completano la formazione Enrico Zanisi al pianoforte e piano elettrico, Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Alessandro Minetto alla batteria.

Per cominciare l'intervista parliamo subito del disco: vi va di descriverlo brevemente ai lettori di Jazz Agenda?

È un disco fatto interamente da musica originale, che stilisticamente risente delle influenze dei musicisti che hanno maggiormente segnato la formazione musicale mia e di Pietro Ciancaglini, in primis Tom Harrell. Si passa da brani più hard bop, a quelli latin, o even eights.

Raccontateci adesso la vostra storia: come è nato questo progetto e come si è evoluto nel tempo?

Io e Danielle ci siamo conosciute musicalmente nel 2018, quando l'ho contattata per suonare alla mia tesi di laurea sulle "donne strumentiste italiane", è stato un incontro speciale che mi ha segnata sia dal punto di vista musicale sia umano. Danielle è davvero una ragazza magnifica, oltre che una bravissima musicista, non si può non volerle bene da subito! Da quel momento abbiamo sentito l'esigenza di condividere altra musica ed abbiamo iniziato a pensare ad un progetto insieme.

Un disco per una band o per un artista può sintetizzare diverse cose: una fotografia del momento, un punto di arrivo o di partenza: per voi cosa rappresenta?

Per noi questo disco rappresenta un punto di partenza!

Se parliamo dei vostri riferimenti musicali cosa vi viene in mente? Ci sono degli artisti, noti o anche meno noti, che per voi sono stati davvero importanti?

Chiara: i mie punti di riferimento più importanti sono Tom Harrell, Chet Baker, Bill Evans, Art Farmer, Oscar Peterson, Sarah Vaughan, Joe Henderson, ma anche artisti più moderni come Avishai Cohen bass player, Esbjörn Svensson etc.

Danielle: i miei riferimenti musicali sono Wayne Shorter, Cannonball Adderley in primis, la persona che ammiro e che stimo musicalmente e che è la mia forte e continua fonte d’ispirazione è mio marito, il sassofonista Giancarlo Maurino

Come vedete il vostro progetto nel futuro? In sintesi quali potrebbero essere le evoluzioni legate alla vostra musica?

Naturalmente speriamo che la nostra collaborazione possa avere lunga vita e la nostra musica si evolverà di pari passo con le nostre esperienze musicali e non.

Chiudiamo con un ulteriore sguardo al futuro: avete qualche concerto in cantiere o qualche nuova registrazione da portare avanti?

Poiché in Italia è ancora pesante la distinzione di genere dal punto di vista musicale ed in particolare nel jazz, naturalmente stiamo cercando di proporre il nostro progetto e speriamo di poterlo portare in giro! Parallelamente ci occupiamo anche di altri nostri progetti sia da leader sia da coleader per cui stiamo già registrando dei dischi.

 

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